“Mai stata al mondo” il romanzo di Cetta Brancato

I contenuti
Quando Nina bussa alla mia anima, sono certa di averla intravista in un paesaggio onirico. Probabilmente, in un’eclisse o in altri riflessi di segni. Mi  appare modesta, infreddolita. Non posso che accoglierla.  Siede sulla poltrona, davanti allo scrittoio. Esita nel guadare la foce dell’inchiostro. Presto, la sua voce fluisce nel timbro di una narrazione spuria, imponendo un erotismo di verità poetiche. Feconda di un insopportabile patrimonio femminile, volutamente non riconoscibile e non identificabile, mi racconta di un rogo contemporaneo, di un focolare o di un sabba. Con intensità mi suggerisce epifanie, involve in limate agonie. Irriverente, porta con sé la voluta seduzione dell’angoscia. A Nina il mondo giunge. Non lo attraversa, né lo desidera. Per accoglierlo si priva del nome, talvolta perfino dell’identità, portando a battesimo se stessa. Si concede con la grazia dei saggi, con l’eleganza dei matti, nella consapevolezza dell’effimero. Devota null’altro che alla propria coscienza è vertigine di orgoglio.

La storia
Con voce irrisolta, in una doppia focale che la vede, alternativamente, nel fluire della sua vita privata o protagonista di ogni incontro, il racconto di Nina, fatto dalla drammaturga siciliana Cetta Brancato, è anche il racconto della carne che s’incunea in una vena narrativa profana. Nella conferma del sogno Nina sconta obbedienze e vanità secolari, verginità demonizzate, vincolanti lusinghe nella ricerca di una lingua possibile. O, forse, di un silenzio. L’incontro con il maschile mai scelto, né determinante, evolve in  idilli guasti: il nascondimento del pensiero femminile condanna l’uomo a non essere redento dalla sua parola, rendendo indispensabile la vocazione al tradimento. In un continuo scambio fra sintomo e simbolo, la Nina di Cetta Brancato impone uno squarcio nella geografia della provincia femminile compiendo, attraverso un obiettivo implacabile di scrittura,  la propria innocenza. L’autrice non ha potuto che spiarla nei capoversi gualciti del desiderio; e ha dovuto incontrata nelle immagini fervidi e appassionati della sua fantasia narrativa. Lo ha fatto perché altrimenti sarebbe scomparsa, un giorno o l’altro. Nina è stata il fermaglio della sua anima. L’ha ferita, sigillata e resa irraggiungibile. Lasciando, infine, all’Autrice la volubilità arresa dei poeti e il composto orgoglio della femminilità. Una sparizione che può certamente essere anche una nuova nascita l’ha sottratta alle sue mani. Perché è bello credere che sia vissuta. Eppure, nel frattempo, si può ben dire che, non essendo mai stata al mondo, Nina rivendichi l’ampiezza fatale dell’essere donna.

LA SCHEDA | TITOLO: MAI STATA AL MONDO  | AUTORE: CETTA BRANCATO | COLLANA: I ROMANZI D’AUTORE  | CODICE ISBN: 978-88-95776-03-3  | PAGINE: 176 | PREZZO DI COPERTINA: € 10,00  | PRIMA EDIZIONE: LUGLIO 2015

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