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I contenuti
Più di cento testimoni ascoltati, nove quesiti che scavano nel profondo dentro il malcostume, attorno ai mille talenti, accanto alle decine di rivalità. Quesiti che si fanno capitoli e toccano la storia, la politica, l’antropologia, la cultura, l’economia, la scuola, il costume, la fede, l’attualità, anche più controversa, di uno dei paesi più noti dell’area vesuviana. Un’indagine senza precedenti, complessa, ampia, impegnativa, delicata svolta “al di sopra di ogni sospetto” che non ha fatto sconti a nessuno. Che ha usato il rigore del giornalismo d’inchiesta, la raccolta di documenti esclusivi, i racconti inediti e la narrazione appassionata del giornalista e scrittore Francesco De Rosa che ha così voluto dare il proprio ennesimo contributo alla sue terra natia.
Il risultato è un libro di trecento pagine e più che cambierà per intero e per sempre, a coloro che lo leggeranno, la visione degli anastasiani, di quei cittadini cioè che vivono al di dentro dei confini di questo paese sulle pendici del complesso Somma/Vesuvio che conta oggi più di 27 mila abitanti ma che comunque resta un piccolo puntino sulla cartina geografica delle regioni italiane. Un libro che si fa denuncia, sprone al cambiamento, documento, riflessione sui limiti di una comunità, possibilità di un progetto per il futuro, occasione di un cambiamento nella mentalità e nelle relazioni tra cittadini dello stesso luogo.
Ecco i quesiti…
9 – Prefazione 21 – Primo quesito Se in qualche traccia del passato sia rinvenibile il carattere degli anastasiani oppure esso, come in ogni luogo del mondo, è il risultato di un mutamento mai compiuto dentro il quale ogni stagione della storia si muove verso un proprio futuro o verso il suo dissolvimento. | 57 – Secondo quesito Se Gian Carlo Tramontano, che nel ‘500 comprerà il titolo di conte di Matera e lì verrà ucciso da materani stanchi e ribelli, sia stato il primo dei mascalzoni anastasiani o l’esempio di abilità e scaltrezza, politica e sociale, che sarà di molti altri anche nel nostro tempo. | 75 – Terzo quesito Se nascere qui non sia anche il presagio di un limite da cui partire per non rischiare di restare troppo indietro. Oppure un punto di forza che si apre al mondo e dona ispirazioni per quei legami che danno certe identità locali. | 97 – Quarto quesito Se alcuni anastasiani, che si dedicano da decenni alla gestione politica del paese, abbiano occupato per troppi anni i partiti, la cura e la gestione del bene comune o, al contrario, essi hanno sopperito all’assenza ingiustificata di molti giovani che si sono occupati di altro. | 127 – Quinto quesito Se la vita delle associazioni, dei partiti, delle parrocchie e dei gruppi a cui sono legati gli anastasiani sia mai stato luogo di aggregazione, di spinta alla costruzione della comunità o, al contrario, avamposto di cerchie chiuse ed elitarie, di monopoli, e di contraddizioni vissute in nome dell’impegno civile, dell’amore per il proprio paese o dell’idea di Dio. Il caso dei focolarini e molti altri. | 215 – Sesto quesito Se l’arresto di Carmine Esposito, primo sindaco colto in flagranza di reato ed arrestato nella storia degli anastasiani, sia stato un sabotaggio alla sua gestione amministrativa che aveva ed ha consensi o, al contrario, il giusto provvedimento della magistratura per fermare un grave atto di illegalità e corruzione in corso. I documenti esclusivi e molto altro. | 333 – Settimo quesito Se la migliore economia degli anastasiani abbia originato imprenditori locali capaci di raggiungere con correttezza e coraggio traguardi mai raggiunti prima o, al contrario, non sia stata capace di vincere la legge di un mercato economico che si è fatto spietato e complesso. | 355 – Ottavo quesito Se gli anastasiani che si sono dedicati al mestiere dei cronisti di fatti locali siano riusciti a raccontare con imparzialità, rigore e correttezza le inquiete e varie vicende di questi anni o, al contrario, essi siano parte di quei legami, spesso interessati e corrotti, con i quali cercare complicità, connivenze e propri esclusivi privilegi. | 377 – Nono quesito Se vi è la concreta possibilità che gli anastasiani possano fondare, senza fazioni, rancori o sfrenati individualismi, una comunità più vera e solidale, utile a costituire il luogo di partenza dei loro figli e dei più giovani, un luogo capace di ispirare e formare al bello e al buono o, al contrario, essi debbano contemplare che da qui occorre solo andar via, come accade in gran parte del sud Italia, per diventare ed essere persone migliori.
LA SCHEDA | TITOLO: GLI ANASTASIANI, INDAGINE AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO | AUTORE: FRANCESCO DE ROSA | COLLANA: STORIE LOCALI | CODICE ISBN: 9978-88-95776-01-9 | PAGINE: 448 | PREZZO DI COPERTINA: € 15,00 | PRIMA EDIZIONE: GIUGNO 2016
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