Libro/biografia su Michele Piccolo, una storia di vita e di lavoro

“Partito dalla periferia di una periferia, con la sua quinta elementare, una sovrumana tenacia ed un mestiere appreso sin da bambino, Michele Piccolo ha dato alla luce e fatto crescere, in un posto difficile d’Italia, un’azienda del cibo che oggi porta lavoro ed emozioni a ben più di mille persone e «viaggia» verso i 300 milioni di euro. Una missione che compie anche lui ogni giorno di questi suoi «primi» 75 anni come fosse il primo”. Così recita una parte dell’abstract che il giornalista e scrittore Francesco De Rosa ha pubblicato in quarta del suo libro dal titolo Michele Piccolo, una storia di vita e di lavoro che potete anche acquistare qui in fondo alla presente recensione. Un percorso avvincente che di fatto attraversa per intero l’evoluzione di un’azienda del mondo del food che ha costruito solide fondamenta tra la provincia di Napoli, quella di Salerno e tra poco anche quella di Caserta. Ecco qualche anticipazione sul libro appena uscita …

Uscito appena pochi giorni fa dagli stabilimenti tipografici un nuovo libro del giornalista e scrittore Francesco De Rosa dedicato alla storia di vita e di lavoro di Michele Piccolo, imprenditore del food che ha creati dal una piccola bottega/azienda di famiglia i supermercati Piccolo, oggi 20 punti vendita ed un sistema d’organizzazione che collega la piattaforma di distribuzione, un Carico cash&carry e un “esercito” di lavoratori tra pizzaioli, panettieri, pasticcieri, salumieri, macellai, gastronomi e addetti vendita. “Una vita – ha scritto Francesco De Rosa – che non potevo non raccontare così come ho fatto altre volte con altre vite (di Raffaele Cutolo e Licio Gelli per esempio ndr) nei libri che ho già pubblicato. Tanto più ora con Michele Piccolo a cui, da quasi 30 anni, mi unisce un legame di profondissimo affetto, la stima vera e la lealtà che metto sempre in tutti i miei legami umani. Tutelando la libertà e la serietà con cui si scrive un libro. Tanto più se racconta una vita. Questo libro/biografia va letto d’un fiato perché è un inno alla vita. Alla capacità di capire che si può partire da forti condizioni di svantaggio, ma che umiltà, sacrificio e passione per il lavoro possono farci superare ogni ostacolo. Ispirandosi al rispetto per gli altri e per se stessi nonostante tutti i nostri limiti umani. Inseguendo la bellezza dello stare al mondo che non è mai un conto in banca né la ricchezza né potere alcuno”.

Ben 26 capitoli, 256 pagine e 32 di racconto iconografico con foto inedite in pregevole veste grafica, che percorrono la lunga storia di una famiglia operosa della provincia di Napoli.

La trama narrativa può contare anche sui tanti incontri diretti, gli interventi, le interviste con coloro che sono stati protagonista di questa storia. Dal nucleo familiare originario che vedeva una piccola bottega nella periferia della periferia tra Sant’Anastasia e Pomigliano d’Arco dove Michele Piccolo viveva pienamente il clima ed rigore dell’epoca quando la seconda guerra mondiale aveva lasciato profonde ferite. “Un giorno – scrive Francesco De Rosa a pagina 13 – mi disse «Ma tu sai che io non immaginavo af-fatto di arrivare fino a qui? A me bastava darmi la possibilità di sostenere la mia vita e la famiglia che avevo messo al mondo. E poi, in fondo, ancora mi chiedo… ma dove è che sono arrivato? Ancora faccio fatica a capirlo. Quel che ho fatto sinora potrebbe essere troppo, troppo poco o assolutamente poco». Michele Piccolo parla a braccio, d’istinto, d’empatia, per tratti di visioni ed immaginazioni. Così è stato in tutte le diverse occasioni del nostro vissuto dando infiniti sguardi sul mondo e sulle cose fatte”. Dati, numeri, testimonianze di prima mano e soprattutto l’anima di un progetto che si realizzato pienamente e di un riscatto umano e imprenditoriale che si è realizzato pienamente in questi ultimi quattro decenni e che Francesco De Rosa con dovizia di dettagli.

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